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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

In Sicilia con Gesualdo Bufalino

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«Allora Nadia, lasciaci con un suggerimento di lettura». «Avete letto altri romanzi di scrittori siciliani?» «Solo Todo modo di Sciascia». «Nulla di Gesualdo Bufalino ?» E così, nell’incontro di gennaio, Nadia Terranova scelse quello che sarebbe diventato il libro del mese di marzo degli equiLibristi. Lei aveva menzionato Argo il cieco ma, visto l’elevato numero di copie disponibili di Diceria dell’untore , abbiamo optato per l’esordio tardivo. «Tardivo il mio esordio? Precoce, piuttosto. Sarebbe bastata un po’ di pazienza e avrei esordito beatamente da postumo». In un periodo in cui si sgomita per definirsi scrittori dopo aver pubblicato mezzo romanzetto (acquistato a malapena da babbo, mamma e dalla zia anziana, troppo affezionata al nipote prediletto per deluderlo), sussultiamo di fronte alla risposta ironica che il sessantunenne Gesualdo Bufalino riservò a un giornalista all’indomani della vittoria del Campiello. Era il 1981 e Bufalino veniva strappato dalla tana di