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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Nadia Terranova, le case di Messina e una poltrona viola.

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La felicità non esiste ma esistono momenti felici: avevamo fatto presto al negozio di scatole, non erano ancora le nove e mezza della mattina, e prima di rientrare, sedute nel déhor della nostra pasticceria preferita, ne rubammo ancora uno.  (Nadia Terranova, Addio fantasmi , Einaudi)   La felicità non esiste ma ci sono momenti felici in cui ci si emoziona ascoltando Nadia Terranova che, nonostante il riscaldamento rotto e i piedi ghiacciati, prende per mano il gruppo di lettura della biblioteca di Ciampino e ci fa varcare lo Stretto, per poi guidarci tra le vie di Messina . È un luogo magico e sconosciuto, con il terremoto del 1908 ancora impresso nella memoria degli abitanti; grovigli di edifici accatastati l’uno sull’altro per esorcizzare lo spavento di una città spazzata via in un attimo; la luce che da bianca diventa blu e che alle volte è così intensa da far male al cuore; meglio scansarla per non farsi ferire. I Miti del mare che attraversano le strade, insinuandosi